Si è tenuto ieri il confronto con l’ARAN per Il rinnovo del contratto per i circa 550mila dipendenti del comparto sanità.
Una trattativa complessa nella quale l’ARAN ha dato informativa sul quadro finanziario, relativo alle risorse disponibili per finanziare il CCNL in discussione.
Le quantità finanziarie prospettate sono strettamente legate alle risorse previste dalla legge di bilancio 2021 ed in ultima del 2022 che vedono un ammontare di:
€ 1.015,57 milioni complessivi stanziati per il rinnovo contrattuale;
€ 335 milioni stanziati dalla legge di bilancio 2021 per l’indennità specifica per gli infermieri;
€ 100 milioni stanziati dalla legge di bilancio 2021 per l’indennità di tutela del malato;
€ 63 milioni per il personale che opera nei servizi di pronto soccorso, stanziata da legge di bilancio 2022;
€ 127,57 milioni stanziati dalla legge di bilancio 2022 per la revisione dell’ordinamento professionale;
€ 49,28 milioni stanziati dalla legge di bilancio 2022 per il superamento del limite del salario accessorio di cui all’art. 23 comma 2 del d. lgs. 75/2017.
per una quota complessiva di euro 1.690,42 milioni.
Secondo l’informativa ARAN, da una prima analisi utilizzando un dato grezzo, i dipendenti dovrebbero percepire, rispetto a € 1.015,57 milioni di euro, un aumento contrattuale di 102 euro lorde per 13 mensilità, a cui si aggiungerà sia il finanziamento dedicato al sistema di classificazione, sia le indennità specifiche di legge di bilancio che le indennità accessorie da definire con il nuovo sistema, determinando per diversi profili professionali, secondo la stima ARAN, importi anche significativamente superiori.
Sono dati di proiezione ARAN, che nelle prossime ore analizzeremo con specificità per poter esprimere nel dettaglio un giudizio di merito e fare ulteriori proposte a rialzo.
Rispetto ad altri istituti contrattuali, abbiamo espresso una valutazione positiva perché è stata presa in considerazione la nostra proposta relativa al riconoscimento dell’incarico professionale a tutta l’area dei professionisti e dei funzionari al pari della dirigenza e sia all’affidamento degli incarichi anche al personale a tempo parziale
Già nelle precedenti trattative, come pure da documentazione inviata all’ARAN riguardo gli incarichi, abbiamo precisato che anche alla luce di questa pandemia, ove anche i coordinatori hanno e stanno continuando a dare tanto, si dovrebbe prevedere per loro la possibilità di riconoscere il lavoro straordinario.
Altro aspetto fondamentale, rispetto agli istituti contrattuali, abbiamo sollecitato l’ARAN a rivedere le proprie proposte formulate e a considerare, invece, l’armonizzazione della proposta di revisione del sistema degli incarichi con il percorso definito con l’attuale contratto di lavoro ed in particolare con gli attuali incarichi di organizzazione e di coordinamento e quelli professionali (specialisti ed esperti).
Abbiamo ulteriormente chiesto all’ARAN di prevedere con il nuovo contratto un terzo fondo contrattuale specifico ed esclusivo per gli incarichi di funzione, ed anche per la parte prettamente previdenziale, il mantenimento nella quota A – retribuzione fondamentale – dei medesimi incarichi di funzione e non quota B – retribuzione accessoria – come definito nell’attuale proposta ARAN determinando forti penalizzazioni in termini di pensione.
Il prossimo incontro è stato fissato in data 10 febbraio 2022.